Cara di Mineo, la chiusura entro metà luglio: l'annuncio di Salvini
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Chiude ufficialmente il Cara di Mineo, Salvini: “Promessa mantenuta”

Matteo Salvini

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini annuncia la chiusura del Cara di Mineo: “Finalmente una buona notizia per chi ha vissuto subendo la criminalità”.

Migranti, nuova mossa di Matteo Salvini che ha annunciato la chiusura del Cara di Mineo, uno dei più grandi centri di accoglienza per migranti finito nel corso degli ultimi anni al centro di casi di cronaca per incidenti e violenze all’interno della struttura.

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Matteo Salvini annuncia la chiusura del Cara di Mineo

Il primo annuncio di Matteo Salvini era arrivato a meno di ventiquattro ore dall’approvazione del decreto Sicurezza Bis in Consiglio dei Ministri. È evidente lo sforzo del leader della Lega che vuole rimettere la sicurezza al centro del suo impegno politico per l’Italia.

“Entro metà luglio chiuderà il Cara di Mineo, il centro per richiedenti asilo in provincia di Catania […]. Finalmente una buona notizia per chi, per anni, ha vissuto in zona subendo criminalità e disagi”, ha dichiarato Matteo Salvini come riportato dall’Ansa.

Il ministro dell’Interno ha poi confermato la chiusura del centro di accoglienza esultando per aver mantenuto una delle promesse fatte agli italiani

Matteo Salvini
Matteo Salvini

La storia recente del centro accoglienza

La storia recente del Cara di Mineo ha visto una drastica riduzione del numero delle persone ospitate all’interno della struttura. Il centro situato a pochi chilometri da Catania è arrivato ad ospitare fino a 4.173 persone, record raggiunto nel 2014. Dall’inizio del governo a guida Lega-Movimento Cinque Stelle il numero degli abitanti del Centro si è notevolmente ridotto fino ai 152 elementi registrati nel 2019.

Il Cara di Mineo la base della mafia nigeriana?

Nel corso degli anni il Cara si è guadagnato la fama di essere una delle basi della mafia nigeriana. Nel centro sono stati effettuati decine di arresti ai danni di latitanti ricercati in Italia ma anche in Francia, dove avevano rapporti illegali per il commercio e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

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ultimo aggiornamento: 3 Luglio 2019 14:07

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